Colpo Grosso

a tutta scena
di Federico Ramponi
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a Lampedusa quasi le stesse violenze che denunciamo da due anni e mezzo con Mare Nostrum

Bisognava infrangere la legge, e ci voleva un giornalista come Fabrizio Gatti (e un periodico che glielo permettesse come oggi fa "l'Espresso") per aggirare la censura preventiva che il ministro Pisanu ha imposto due anni e mezzo fa impedendo da allora gli ingressi ai cronisti nei Cpt.

Cio' che e' venuto alla luce dal reportage di Gatti che si e' finto clandestino ed e' stato nel Cpt di Lampedusa per circa una settimana, e'simile (anche se le violenze riportate sono meno gravi) a quello che accadeva tre anni fa nel Cpt della Fondazione "Regina pacis" di Lecce, oggi dismesso: angherie, botte, peculato e calpestio indiscriminato dei diritti umani e civili dei migranti internati.
Il polverone alzato dall'inchiesta del giornalista si e' comunque portato dietro alcuni strascichi surreali: il ministro dell' Interno che affida l'inchiesta interna allo stesso prefetto che e' responsabile della struttura; l'onorevole Livia Turco dei Ds(che con la sua legge i Cpt li ha inventati e che ancora oggi li difende) che chiede fuori tempo massimo una commissione parlamentare di inchiesta sulle Guantanamo italiane; e il ministro della Giustizia Castelli che sproloquia sulla "linea dura Zapatero" a Ceuta e Melilla e, tanto per cambiare, indica come comunisti tutti i giornalisti della testata che ha pubblicato il reportage-verita'.

E tra i boatos qualcuno si ricorda anche di Mare Nostrum.
s.m.

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Dal Marocco preso d'assalto il confine (murato) con Spagna e Ue

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IMMIGRAZIONE: MELILLA, NUOVO ASSALTO DI CLANDESTINI / ANSA OGGI CIRCA 200 SONO RIUSCITI A SUPERARE LA BARRIERA SPAGNOLA (RIPETIZIONE DA ALTRA CATEGORIA).
(ANSA) - RABAT, 28 SET - Meno di 24 ore dopo l'assalto di 500 disperati alla barriera che circonda Melilla, enclave spagnola in territorio marocchino, una seconda ondata di clandestini, forse mille, ha investito la doppia muraglia metallica costruita intorno alla citta' diventata - nelle ultime settimane - la frontiera piu' a rischio dell'Unione Europea.

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L' Unità scrive che i migranti sbarcano ma non dice mai che fine fanno quelli che arrivano vivi...

Da "l'Unità" del 26.09.2005
Ragusa: sbarcano 250 migranti. Dalla Libia si attendono altre imbarcazioni
di red

 

 

Altri 250 migranti sono giunti domenica notte, sulle coste siciliane, precisamente nel Porto di Pozzallo, nel ragusano. La carretta, lunga 20 metri e in condizioni precarie, secondo le autorità sarebbe la stessa intercettata dalle unità maltesi in acque internazionali domenica notte. Dalle prime ricostruzioni, sembra che gli scafisti alla guida dell’imbarcazione, abbiano rifiutato i soccorsi maltesi per cercare di raggiungere la Sicilia nonostante il amre forza 4 e la pioggia battente.

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Inutile visita degli europarlamentari a Lampedusa: il ministero degli Interni occulta...
Inutile visita di un gruppo di parlamentari a Lampedusa. Il ministero dell'Interno fa piazza pulita e pone persino a una delegazione dell'europarlamento in visita nel Cpt di Lampedusa problemi di privacy per gli incartamenti che riguardano le espulsioni-deportazioni.

Da una nota dell'agenzia Ansa del 15 settembre:

"La delegazione di 12 eurodeputati, guidati dal vicepresidente della Commissione liberta' civili Stefano Zappala' (Forza Italia)ha incontrato a Lampedusa il prefetto di Agrigento, il questore, il sindaco dell'isola e il sottosegretario agli Interni Giampiero D'Alia.

Nel centro di accoglienza per ora sono ospitati 11 immigrati clandestini. Per l'eurodeputato Giusto Catania (Prc) "questo e' uno scandalo".

"Ogni volta -aggiunge- che veniamo in visita ufficiale il Cpt viene svuotato: quello di oggi e' il record negativo. Mai, neanche d'inverno, vi sono solo 11 immigrati. Il governo e' reticente sui decreti di espulsione che riguardano rinvii in Libia, sulle convenzioni con l'Associazione la "Misericordia" e con gli alberghi che ospitano le forze dell'ordine".

"Non capisco -prosegue- perche' gli immigrati non siano forniti di assistenza legale e non vedano il giudice di pace entro le 48 ore. E poi come mai la maggior parte di clandestini e' identificata come proveniente dall'Egitto? E guardacaso tutti gli egiziani finiscono in Libia".

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Censura continua a Malo, dal Giornale di Vicenza

Il GIORNALE DI VICENZA 11 settembre 2005

 

Malo. Il regista Mencherini: «I patti non sono stati rispettati»

Non si placano le polemiche sul film dell’immigrazione

di Diego Reghellin

 

«Quando una promessa non viene mantenuta si trasforma in menzogna». Stefano Mencherini torna a farsi sentire a tre mesi dal caso creatosi attorno alla mancata proiezione di “Mare Nostrum”. Per l’autore la pellicola è «una denuncia contro l’assurdità delle politiche d’immigrazione italiane degli ultimi 10 anni». A metà giugno il regista e giornalista, che lavora per Rai e varie testate, gridò alla censura quando l’associazione Mosaico tolse il film dal programma di “Il paese dei colori”, una due giorni maladense sul tema dell’integrazione sociale.

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